La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che si può vincere non pretendendo l’eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni.
Sì, sono passati vent’anni da quel tragico 23 maggio 1992 quando, alle 17:58, cinquecento chilogrammi di tritolo posero fine alla vita di Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo, di Vito Schifani, di Rocco Dicillo, di Antonio Montinaro.
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Dimenticare ciò che è accaduto ed il sacrifico di quanti sono morti sarebbe terribile. Ricordiamoci sempre di chi ha versato il suo sangue per sconfiggere quel cancro chiamato mafia che affligge il nostro paese.